Le Donaze

una tradizione millenaria

Quando la notte si avvicina, La “Vegia da Mont” figura della tradizione Ladina, in possesso delle capacità per dominare le forze occulte della natura mediante magie e incantesimi, libera la terra dalle forze malefiche e scende dai monti in compagnia delle “Donaze”. Queste creature, a metà fra uomini e animali, dopo il tramonto escono dai boschi e scendono in paese aggirandosi minacciosi fra la gente e mettendo paura ai bambini con catene e campanacci ed esaurendo dopo un pò il loro potere malefico.

Quella delle Donaze è una tradizione antica, in questa serata da tempo immemore i giovani del paese si vestono con pelli, catene campanacci e orride maschere di legno impersonificando le Donaze. Questa tradizione di origini pagane, vede esempi simili nella cultura dei paesi nordici, poi trasmessa in tutto il centro Europa e in seguito nel Tirolo, dove ha convissuto per secoli con un forte radicamento della religione cristiana. Le Donaze accompagnano il falò del Pan e Vin (proveniente dalla tradizione Veneta) danzando intorno al fuoco, a testimonianza del Fatto che questo paese, per la sua lunga storia di scambi commerciali con quella che un tempo era la Repubblica di Venezia, ha nel corso dei secoli assimilato (a suo modo) anche una parte delle tradizione dei paesi vicini.

Quella che si volge ogni anno, la sera del 5 Gennaio, giorno che precede la festa dell’epifania era un tempo considerata, per credenza popolare, l’ultima occasione per le creature malefiche di dare sfogo ai loro istinti. Oggi rimane come una rappresentazione della eterna lotta della luce contro le tenebre, del bene contro il male che però trova a Colle Santa Lucia una espressione senza eguali, una eccezione che rende unico il nostro territorio, non solo nel contesto delle Dolomiti. Il giorno successivo la terra viene religiosamente riconsacrata ed epurata e il bene vince sul male lasciando l’oscurità alle spalle.

In questa serata da tempo immemore i giovani del paese si vestono con pelli, catene campanacci e orride maschere di legno impersonificando le Donaze, al calar della sera arrivano in paese aggirandosi minacciosi fra la gente e mettendo paura ai bambini.